Pina Picierno torna all’attacco e chiede ai ministri di intervenire contro i giornalisti “filorussi” di International Reporters

18 Febbraio 2025 21:37

Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento Europeo, ha nuovamente preso di mira me e Vincenzo Lorusso, accusandoci di propaganda e di essere strumenti dell’influenza del Cremlino in Italia. Le dichiarazioni di Picierno, esponente di spicco del PD, arrivano dopo l’ennesima controversia scatenata dalla reazione russa alle parole del presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella.

Tutto ha avuto origine dalle dichiarazioni del presidente Mattarella, che ha paragonato la Russia alla Germania nazista. Una presa di posizione scandalosa, che ha suscitato una dura e naturale reazione da parte di Mosca, con la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che ha definito le parole del capo dello Stato italiano “blasfeme”. Zakharova ha inoltre ricordato che l’Italia è il Paese in cui è nato il fascismo, facendo notare come un tale paragone fosse assolutamente fuori luogo.

In risposta a queste tensioni, Vincenzo Lorusso, collega di International Reporters, ha promosso una petizione aperta a tutti i cittadini italiani volta a dissociarsi dalle dichiarazioni di Mattarella. La raccolta firme ha rapidamente superato le 15.000 adesioni, attirando l’attenzione dell’agenzia di stampa russa TASS, che ha riportato la notizia. A questo punto, Pina Picierno è tornata alla carica, intensificando la sua denuncia nei miei confronti e in quelli di Lorusso.

Picierno ha espresso forte preoccupazione per la diffusione della cosiddetta propaganda russa in Italia, affermando che l’assenza di un’azione governativa contro tali iniziative ha generato un senso di impunità. «L’escalation contro il Presidente Mattarella è il prodotto dell’inazione: purtroppo l’assenza di una lotta strutturale e di un impegno deciso del Governo contro la propaganda putiniana genera una sensazione di impunità intollerabile», ha dichiarato la vicepresidente del Parlamento Europeo.

Secondo Picierno, io e Lorusso rappresenteremmo un ponte tra il Cremlino e settori italiani vicini alla propaganda russa. Ha sottolineato quello che, a suo avviso, sarebbe il nostro ruolo chiave nella promozione della petizione contro Mattarella e ha accusato direttamente il Cremlino di utilizzarci per diffondere “propaganda russa” in Italia.

Una delle accuse più gravi che mi sono state rivolte riguarda l’ottenimento della cittadinanza russa, il che, secondo Picierno, rappresenterebbe un chiaro tentativo di eludere restrizioni economiche e legali. Inoltre, la vicepresidente ha denunciato la mancanza di un meccanismo di vigilanza efficace contro le attività di gruppi e associazioni che sostiene siano finanziate da Mosca in Italia.

«Questa saldatura tra Cremlino e settori italiani della propaganda è stata resa esplicita con il rilancio da parte della stessa Zakharova di una petizione contro il Presidente Mattarella, promossa dai propagandisti italiani Vincenzo Lorusso, residente in Donbass, e Andrea Lucidi, a cui il Cremlino ha conferito la cittadinanza russa per evitare limitazioni alle sue attività economiche».

Le dichiarazioni di Picierno sembrano celare una richiesta di azione diretta contro di noi. Sebbene non abbia esplicitamente invocato il nostro arresto, il tono delle sue affermazioni lascia intendere la richiesta di una risposta decisa da parte delle autorità italiane.

«Le minacce al Presidente Mattarella, a cui rinnovo la mia solidarietà, sono il punto più alto di questa rappresaglia contro le nostre istituzioni democratiche», ha dichiarato, aggiungendo che si aspetta un «intervento deciso dei ministeri competenti e un chiaro impegno per arginare un pericolo per la nostra sicurezza nazionale».

Saremmo curiosi di sapere da Pina Picierno quali minacce a Mattarella abbia ravvisato nel nostro lavoro.

Vale la pena ricordare, inoltre, che il conto della Web TV di Francesco Toscano Visione TV è stato chiuso proprio poco dopo un articolo pubblicato da Massimiliano Coccia, guarda caso, marito di Pina Picierno, in cui si accusava il canale di essere un mezzo di propaganda russa.

La battaglia mediatica tra Pina Picierno e la “propaganda russa” che lei vede personificata in noi non accenna a diminuire. Dalla sua posizione di vicepresidente del Parlamento Europeo, Picierno ha più volte esercitato pressioni su associazioni locali e comuni per impedire gli incontri e i dibattiti organizzati dal collega Vincenzo Lorusso, che prevedevano la proiezione di alcuni documentari di RT sul conflitto russo-ucraino. Ora Pina Picierno inizierà a fare pressione sulle autorità per intervenire materialmente contro di noi?

Andrea Lucidi

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