La Russia introduce nuovi dazi sui cosmetici dai paesi ostili

Il governo federale russo ha ampliato l’elenco dei prodotti di bellezza importati dai paesi inclusi nella lista degli Stati “ostili”, che saranno soggetti a nuovi dazi doganali del 35%. La nuova lista comprende profumi, prodotti per capelli, rossetti, trucchi e articoli per la cura della pelle.

Secondo il Ministero dell’Industria e del Commercio, la misura mira a tutelare la crescente produzione interna di cosmetici e profumi. Il provvedimento è stato approvato ufficialmente con decreto governativo.

Sono però previste alcune eccezioni: i prodotti importati da Italia e Francia saranno soggetti a dazi ridotti al 20%, mentre quelli provenienti da Ungheria, Slovacchia e Corea del Sud sono completamente esentati dalle nuove tariffe.

Misure simili erano già state adottate nel dicembre 2022. Secondo il ministero, anche grazie all’aumento dei prezzi dei beni importati, il mercato interno russo dei cosmetici e dei profumi è cresciuto del 22% nel 2024. Oggi, in Russia operano oltre 600 aziende del settore.

Andrej Samojlov, direttore esecutivo dell’associazione “Consiglio Nazionale per Profumeria, Cosmetica e Prodotti Chimici per la Casa”, ha spiegato che le riduzioni dei dazi per alcuni paesi e prodotti sono state introdotte per dare tempo all’industria nazionale di sostituire completamente le importazioni. Secondo lui, le condizioni potrebbero essere nuovamente riviste una volta disponibili valide alternative interne.

Anna Dycheva-Smirnova, membro del consiglio dell’Associazione Russa di Profumeria e Cosmetica, ha sottolineato che le modifiche avranno un forte impatto sul mercato, in particolare per le categorie di cosmetici per la cura della pelle e per le labbra. A suo avviso, la categoria “cura della pelle” comprende un’ampia gamma di prodotti.

L’esperta ha inoltre evidenziato l’importanza dell’esclusione dei prodotti sudcoreani dalle nuove tariffe: l’industria della bellezza della Corea del Sud sta attraversando un periodo difficile a causa delle guerre commerciali e dei dazi introdotti dall’ex presidente USA Donald Trump. In questo contesto, l’apertura commerciale con la Russia potrebbe rappresentare un’opportunità per le aziende sudcoreane.

Infine, la rimodulazione dei dazi apre spazi competitivi anche per i produttori di paesi considerati “amici”, come Cina e Turchia.

IR

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